Dopo tre settimane tutto tace dal Comune di Frosinone sulla richiesta degli atti della gara aggiudicata dalla Super Eco per la gestione dei rifiuti cittadini. L’8 giugno era stata presentata una interrogazione e una richiesta dell’intera documentazione riguardante la gara dal consigliere Pasquale Cirillo di Frosinone Capoluogo e segretario cittadino di Forza Italia.

Tre settimane di silenzio assordante che hanno indotto il consigliere Pasquale Cirillo ad inoltrare un sollecito al Segretario generale Mauro Andreone e al dirigente del settore ambiente.
Il consigliere ha chiesto che l’intera documentazione gli venga consegnata entro i prossimi cinque giorni. Una richiesta perentoria ma soprattutto legittima dopo quanto è accaduto e quanto sta accadendo intorno alla Super Eco di Cassino.
I riflettori si sono accesi su Frosinone e Terracina, dopo che la DDA di Napoli ha richiesto l’arresto dei Ciummo, padre e figlio, quest’ultimo amministratore della Super Eco, per aver ottenuto un appalto dei rifiuti a Catania per mezzo dell’intermediazione della camorra e della mafia. Accuse pesantissime da parte della DDA napoletana, in una inchiesta che vede coinvolte decine di persone tra Campania e Sicilia.
Subito dopo la richiesta della DDA, sono cominciate le richieste di chiarimento ai comuni di Frosinone e di Terracina, fino a scoprire che in entrambi i comuni ancora, ad oggi, non siano stati firmati i contratti di affidamento dell’incarico.
L’ultima notizia, in ordine di cronaca, riguarda la relazione che il SUA, la Stazione Unica Appaltante di Frosinone che ha gestito la procedura di gara, ha reso nota al consiglio comunale di Terracina, nella quale afferma che sarebbero emerse delle anomalie nelle offerte tecnica ed economica presentate dalla Super Eco.
Ed a Frosinone come è andata la gara che è sempre stata gestita dalla SUA di Frosinone? Ci sono state le stesse anomalie? L’assessore ai rifiuti Antonio Scaccia che cosa ha fatto in questo, ormai, circa un mese ad oggi? Oltre ad aver chiesto alla Prefettura la presenza della società nella white list cosa altro ha fatto? Ma soprattutto la Prefettura ha risposto? E se ha risposto quale è stata l’esito della richiesta?
Mentre a Terracina è stato addirittura convocato un consiglio comunale straordinario sulla Super Eco, richiesto dall’opposizione e al quale la maggioranza non si è sottratta, a Frosinone l’amministrazione brilla invece per il silenzio. Assordante su questa vicenda.
Dice un vecchio adagio “il silenzio è d’oro”, bisognerebbe capire per chi. Non di certo per il consigliere Cirillo che ha chiesto tutti gli atti e non ricevendo neanche una notizia, ne tanto meno una risposta dagli uffici, ora ha mandato un sollecito perentorio.
Evidentemente se questo comportamento dovesse proseguire, di scarsa trasparenza e collaborazione istituzionale, sarà inevitabile far intervenire il Prefetto.
Alla luce di quanto sta accadendo sulla Super Eco stridono le parole del Sindaco Riccardo Mastrangeli, che neanche 48 ore fa si è prodotto in un comunicato sulla legalità, l’antimafia, la trasparenza, plaudendo il protocollo promosso dal Prefetto Ernesto Liguori, sui rischi di infiltrazioni mafiose nel settore del turismo, siglato dai sindaci del territorio, Mastrangeli compreso.
Stridono quelle parole sulla trasparenza, sulla legalità, proferite del sindaco di Frosinone, con i metodi che la stessa amministrazione da lui presieduta, sta tenendo invece nei confronti della vicenda Super Eco.
In pubblico apprezzamenti e dichiarazioni sulla trasparenza, in privato, ovvero nella casa comunale, silenzio e ritardi su un appalto affidato alla Super Eco in odore di concorso esterno per associazione mafiosa, secondo le accuse della DDA.
I consiglieri, anche nella passata assise comunale, hanno chiesto trasparenza e di conoscere come stanno le cose e l’amministrazione comunale, in questo caso, avrebbe tutto l’interesse a mettere a disposizione tutti gli atti affinché si faccia chiarezza su questo appalto.
Ne va della credibilità dell’amministrazione e la tranquillità dei cittadini che per questo appalto spenderanno 39 milioni di euro di soldi pubblici.
Ad oggi, invece sono arrivate solo mezze risposte da parte dell’assessore Scaccia e le dichiarazioni del sindaco Mastrangeli, ma nessun atto ancora è uscito fuori dagli armadi degli uffici, nonostante le richieste e i solleciti.
Vale la pena ricordare cosa ha detto il sindaco Mastrangeli subito dopo la prima richiesta del consigliere Cirillo. “L’amministrazione comunale di Frosinone opera in piena trasparenza, nel rispetto delle leggi e dei principi che governano l’attività amministrativa, nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini “.
Vogliamo solo credere che il ritardo sia dovuto a problemi di natura organizzativa, ma di certo ora dalle dichiarazioni, sindaco Mastrangeli, è il momento di passare ai fatti, dimostrando concretamente quanto affermato. Ne saremmo tutti ben concenti e rassicurati, soprattutto i cittadini.
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