In un evento che avrebbe dovuto rappresentare la nuova visione urbanistica della città, l’inaugurazione della nuova Piazza dello Scalo si è trasformata in un’occasione di grande isolamento politico per la Giunta Mastrangeli.
Mentre i cittadini si aspettavano una celebrazione viva e partecipata, il panorama è apparso subito ben diverso. A far da cornice alla cerimonia sono stati solo alcuni volti, quelli scontati di un’élite politica.
Presenti il Sindaco Mastrangeli, l’ex Sindaco, l’assessore Retrosi (lista Ottaviani), il consigliere Renzi (lista per Frosinone), il consigliere Sordi (lista Vicano) e l’assessore Piacentini (tecnico in quota Mastrangeli al momento). Il parterre des rois sempre più chiuso in se stesso, che lascia dubbi sul futuro della politica locale.
La vera notizia, però, è l’assenza di Fratelli d’Italia, che ha deciso di non partecipare a quella che doveva essere, e non è stata, una festa di collaborazione tra le parti politiche, un momento di condivisione con tutta la Città, senza distinzioni politiche.
Un’assenza, quella di Fratelli d’Italia che lascia molti interrogativi. Frustrazione nei confronti dell’amministrazione attuale o semplicemente voglia di prendere le distanze da un evento che, a quanto pare, non prometteva nulla di buono? Le perplessità in ogni caso si moltiplicano. Non era il caso che Mastrangeli inviasse un segnale di unità, viste le difficoltà crescenti?
Intanto, nel gioioso pomeriggio, la folla di cittadini si aspettava di vedere i loro rappresentanti senza distinzioni politiche, almeno per un giorno così, invece ha dovuto assistere all’ennesima spaccatura e ad un isolamento che ha il sapore amaro di un fallimento.
Non si può non notare, inoltre, l’assenza di altri membri della maggioranza, tanto eloquente quanto quella di Fratelli d’Italia. Nessun assessore, se non i già citati Retrosi e Piacentini, e, incredibilmente, nemmeno il vicesindaco. Uno scenario che mette in luce un panorama politico disorientato, diviso, talvolta disinteressato verso le questioni importanti che interessano i cittadini.
Frosinone ha bisogno di sinergie, di progetti condivisi, di discussione aperte e franche, di un progetto che freni la fuga dei cittadini verso altre luoghi, di un’amministrazione con l’orecchio a terra ad ascoltare i reali bisogni, che si apra alla critiche, che sia in grado di analizzarle e non vederle sempre come meri attacchi personali. Invece, sempre più spesso, l’immagine che ne esce è di un’amministrazione non solo poco coesa, ma impacciata e assente.
È fuor di dubbio che questa mancanza di partecipazione indica un fallimento politico della Giunta Mastrangeli, che anziché creare un fronte comune, includendo tutti, ha spaccato il campo in tribalismi sempre più netti.
Le assenze, all’inaugurazione della Piazza dello Scalo, da parte di Fratelli d’Italia e di altri attori politici rivelanti, sono solo la cartina tornasole dell’impatto delle scelte politiche sulle dinamiche locali.
E così, mentre i cittadini guardano con scetticismo, la domanda è: “sarà il caso di prendere atto della situazione e rivedere le proprie strategie?”
La risposta per ora sembra ancora lontana all’orizzonte, ma a rimetterci rischia di essere solo Frosinone con le sue potenzialità inespresse.