Francesco Marchitelli se ne va. Lo avevamo anticipato alcune settimane fa sempre su laspunta.it e le indiscrezioni – mica tanto- sono state confermate.
Pochi giorni fa, prima di Natale, il Commissario straordinario della ASl Rm 6, in quota a Fratelli d’Italia, ha dato corpo alle indiscrezioni che erano ormai diventate patrimonio comune nella intera Asl Rm6.
Francesco Marchitelli lascerà al Asl Rm6 e sarà destinato, molto probabilmente, ad un altro incarico di prestigio. E’ nella logica delle cose per manager che vengono indicati dai partiti di riferimento.

Nell’ultimo incontro con le Rappresentanze Sindacali, Marchitelli ha firmato le posizioni organizzative, su indicazioni dei sindacati, conferendo incarichi e ruoli di responsabilità, interne alle unità di tutta la galassia della Asl Rm 6.
Contenti tutti? Non si direbbe, visto che le posizioni organizzative indicate, sembrerebbero più essere un riconoscimento sindacale, che valutate sulle effettive competenze e capacità.
Questo è quanto afferma gran parte del personale della Asl Rm6 che, ovviamente, non vogliono essere citati, ma che hanno fatto dei riferimenti abbastanza espliciti.
Quindi Marchitelli prima di andare via ha definito e approvato le posizioni organizzative interne alla Asl Rm6, una sorta di pianta organica ed organizzativa con ruoli e mansioni.

Ma non solo le posizioni organizzative. Marchitelli ha anche firmato la stabilizzazione per infermieri ed oss. Un atto questo che porta tranquillità a chi aveva ancora un contratto precario e in virtù di questo accordo vedranno confermati i loro contratti.
L’auspicio è che gli incarichi affidati si dimostrino poi all’altezza del compito e soprattutto sappiano dare quel valore aggiunto che l’utenza si aspetta.
Spicca però il fatto che diverse posizioni organizzative combaciano con ruoli sindacali. Sarà per merito? O per appartenenza? Fatto sta che capi sala, capi tecnici sono diventati ruoli ad appannaggio dei sindacalisti o di uomini fidati del sindacato. Sapranno svolgere con coerenza entrambi i ruoli? I cittadini se lo augurano.
Nei prossimi giorni quindi si aprirà il toto nomine per la Asl Rm6 e per anche gli altri commissari straordinari di Asl e Aziende sanitarie.
Salta, ovviamente, sia l’inaugurazione del punto nascite e della nuova Tac che saranno inaugurate, forse, dal nuovo Direttore Generale che sarà nominato dalla Regione nelle prossime settimane.

Infatti anche sulle nomine dei dirigenti delle Asl e delle Aziende sanitarie laziali, potrebbe pesare la situazione da braccio di ferro interna alla coalizione di maggioranza che guida la Regione Lazio. Ad oggi nessun accordo è stato raggiunto tra Forza Italia e il resto della coalizione, nonostante gli azzurri, pur criticamente, abbiano poi appoggiato Rocca nel difficile varo della legge finanziaria regionale, giudicata positivamente anche dai consiglieri regionali del partito del Segretario Tajani.
Ma questo endorsement non è servito a risolvere i problemi di maggiora visibilità che Forza Italia chiede da luglio, ormai. E non è detto che adesso che si dovranno discutere di nomine nelle Asl e nelle aziende sanitarie non riemerga il braccio di ferro sull’attribuzione degli incarichi “pro quota”.
Resta una macchia per l’ormai ex Commissario Marchitelli, quella di non aver fatto sapere nulla della destinazione dei 27 milioni di euro per il rifacimento strutturale dell’Ospedale Paolo Colombo di Velletri.
Che fine hanno fatto quei soldi già stanziati dalla Regione? Che fine hanno fatto i progetti che gli operatori sanitari avevano già visionato?
Cosa intende fare e come intende procedere la Asl Rm6 su questo finanziamento messo a bilancio?
27 milioni di euro per ristrutturare completamente il Colombo, è una somma che non si era mai vista per un ospedale. Eppure invece di procedere speditamente, Marchitelli non ha mai affrontato l’argomento, lasciando invece effettuare lavori di restyling, per nuovi ambulatori e sala d’attesa per il Pronto Soccorso che ad oggi ancora non è disponibile.
Una mano di vernice, quando invece l’ospedale ha bisogno, e da tanti anni, di una operazione di ristrutturazione vera. A questo si aggiungano le inaugurazioni simil-farsa del punto nascite, annunciate e poi rimandate e per ultima la Tac portata in Ospedale e ancora lungi dall’essere utilizzata.