Si va verso un governo di salvezza cittadina. Il sindaco Mastrangeli accetta le condizioni dell’avvocato Marzi decretando la fine del centro destra e l’inizio di una nuova fase politica. Il tutto nel nome degli interessi della città.
Ora bisognerà vedere che significa tutto ciò. Il dato che emerge è che Mastrangeli è stato capace di distruggere l’esperienza del centro destra a Frosinone e di fatto rendere Marzi il salvatore degli interessi cittadini. Questo ad una prima lettura di questo che sembra essere un accordo basato solo ed esclusivamente sul programma, come lo stesso Domenico Marzi, da noi intervistato, puntualizza.
“E’ evidente che la situazione della gestione della città è sotto gli occhi di tutti – dice Marzi – e noi abbiamo sempre detto che non saremmo mai stati disponibili a sfiduciare Mastrangeli. E’ una questione di obiettivi che vedo mancare ai più“.

“Così come abbiamo sempre detto che bisogna dare una inversione di tendenza, perché la città deve essere rivitalizzata, c’è bisogno di uno slancio nuovo di chiudere alcune partite ferme da un decennio. Questa è la base del nostro ragionamento con Mastrangeli”
“Alcuni punti programmatici imprescindibili dal cominciare a rivedere la BRT. Serve un mezzo più snello e che giri ininterrottamente, non è concepibile un tram da 12 metri che gira per Frosinone. bisogna poi riunire i vari settori dell’Amministrazione comunale nella sede di piazza VI dicembre, la vendita del complesso dell’ex Mtc. Quest’immobile potrebbe diventare una casa dello studente, magari con un concessione in comodato gratuito con l’Università di Cassino” afferma.
Ma è mobilità il nodo da affrontare con coraggio, “Dopo il tracciato del Bus Rapid Transit un nodo è la realizzazione dell’ascensore inclinato e resta da vedere la pedonalizzazione di piazzale Kambo“
Proprio su piazzale Kambo in campagna elettorale Manzi presentò delle soluzioni diverse da quelle presentate da Mastrangeli.
“Io penso che su questa vicenda dei lavori di riqualificazione dello Scalo sia mancata una adeguata comunicazione da parte dell’amministrazione. Abbiamo potuto verificare i progetti e gli ingenti investimenti che le Ferrovie stanno facendo alla Stazione di Frosinone, che comunque si raggiungerà in macchina. Saranno realizzati due grandi parcheggi a ridosso della stazione, passaggi pedonali e incentivazione dei mezzi pubblici.” Sottolinea Manzi che conferma di aver fatto un sopraluogo con il Sindaco proprio allo Scalo.
“L’investimento è tale che la stazione diventerà un polo di aggregazione, come nelle moderne città. Oggi di fatto non sembra proprio essere così ma i lavori che si stanno facendo vanno in quella direzione”
Ma resta il problema della sicurezza del controllo del territorio, di una attenzione ai cittadini rispetto ad una area talmente grande e di difficile controllo, per questa la richiesta di apertura veicolare tagliando la piazza che consentirebbe una migliore gestione dal punto della sicurezza e della viabilità.
“Ci saranno posti macchina per i taxi e i mezzi pubblici e la sosta breve. La realizzazione di questi progetti, molti dei quali finanziati dal PNRR, porterà ad una migliore circolazione stradale con meno macchine è più trasporto pubblico. Ovviamente resta l tema della sicurezza sulla quale bisogna intervenire e verificare anche l’impatto di questi progetti complessivamente sull’area dello Scalo. Se ci saranno dei problemi andranno affrontati e risolti.” Prosegue Marzi.
In città si parla di soccorso rosso, di inciucio, di vendita al centro destra. “Sono tutte delle castronerie. Abbiamo sempre detto che se il Sindaco Mastrangeli voleva affrontare un ragionamento programmatico eravamo disponibili a farlo, partendo dal presupposto che le azioni che si metteranno in campo sono frutto di una revisione del programma. Se Mastrangeli vuole noi siamo qui“
Sul fallimento della coalizione di centro destra Marzi è chiaro “La situazione è quella che è. Ci aspettiamo in consiglio comunale una dichiarazione programmatica del sindaco. E’ una condizione che abbiamo chiesto. Anche sul bilancio poi, il problema non sono i numeri perché il consiglio si può sempre riunire in seconda convocazione“
“Sfiduciare Mastrangeli o peggio costringerlo alle dimissioni rappresenterebbe una iattura per la città e non ne faccio una questione squisitamente politica, ma meramente pratica. Mandare via il sindaco, senza una guida politica si rischiano di non rispettare i tempi di consegna dei lavori del PNRR e questo significherebbe restituire questi soldi alla Comunità Europea, con tutto quello che ne consegue a livello di servizi e tassazione ai cittadini. Un lusso questo che la città di Frosinone non si può permettere. Da queste considerazioni nasce la nostra proposta che per forza di cose non può prescindere dal programma”
Domenico Marzi da ex sindaco appare preoccupato per la situazione in città “Frosinone è una città asfittica, va rigenerata e dobbiamo creare soluzioni per renderla di nuovo attrattiva. Tra l’altro credo che la disponibilità che abbiamo messo in campo noi, proprio per queste considerazioni dovrebbe essere avanzata da tutti i partiti e schieramenti presenti in consiglio comunale”
Tra qualche giorno, inizierà l’era Marzi-Mastrangeli, vedremo se e come durerà.